Castello di Miramare

Da visitare a Trieste e da non perdere è il Castello di Miramare

Castello di Miramare a Trieste

Castello di Miramare a Trieste

Era il 1856 quando Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, decise di trasferirsi con la sua amata consorte Carlotta del Belgio lontano dai fasti di Vienna, di vivere in modo più appartato e tranquillo rispetto ai ritmi imposti dalla frenesia della mondanità della capitale. Massimiliano scelse Trieste quale nuova residenza e qui sul promontorio di Grignano fece erigere il suo castello, Miramar. Sorse così l’edificio che tuttora si affaccia sul golfo di Trieste: un palazzo di pietra bianca d’Istria, il cui stile eclettico si rispecchia negli archi a tutto tondo, così come nella verticalità delle linee neogotiche.

Intorno di distende su una superficie di 22 ettari di terreno, uno splendido parco lussureggiante, ricco di piante rare, opera dei maestri giardinieri.

L‘interno del castello è un susseguirsi di sale, adibite a residenza per la famiglia imperiale e al ricevimento degli ospiti. Spiccano i begli arredi, tra cui il letto a baldacchino cremisi che Napoleone III regalò alla coppia per il matrimonio, o lo scrittoio con piano in marmo, dono di Papa Pio IX.

Castello di Miramare Trieste

Castello di Miramare Trieste

Richiama l’attenzione in modo particolare la camera da letto di Massimiliano, che riprende la cabina di una nave della marina imperiale.

Un destino infelice attese però la coppia imperiale. Nel 1864, infatti, Massimiliano fu proclamato imperatore del Messico. Un triste destino lo attendeva però in centro America: gli alleati francesi lo abbandonarono e i messicani, dopo averlo sconfitto, nel 1867 lo fucilarono.

Nel corso degli anni Miramar, servì da residenza d’appoggio a numerosi personaggi illustri: l’imperatrice Elisabetta, moglie di Francesco Giuseppe, il duca Amedeo d’Aosta, il generale neozelandese Freyberg.

Dal 1955 lo splendido castello è aperto al pubblico, è ora possibile visitare le sontuose sale  e passeggiare per i viali del giardino.

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